Sembra un cereale, non lo è, ma è come se lo fosse.
Quando si riuniscono a tavola tra parenti, oltre al grano saraceno, ci sono anche gli spinaci e le barbabietole (perché mica serve assomigliarsi per essere una famiglia). È perfetto per un’alimentazione gluten-free, digeribile perché contiene molto amido, e ideale per sostituire pasta e pane per sentirsi più leggeri. Puoi provarlo con il formaggio, la carne, il pesce, le verdure, e pure nei dolci. Uno pseudo-cereale da tenere decisamente in dispensa.
Ricco di ferro, magnesio, potassio e zinco.
Naturalmente privo di glutine.
Contiene lisina: amminoacido essenziale.
Che storia!
Il grano saraceno è diffuso nella cucina di Medio Oriente, Russia e Ucraina, dov’è usato per preparare un porridge che si chiama Kaša.
Il nome è ancora un mistero: si crede che si chiami così perché diffuso in Italia dagli Arabi o dal colore dei chicchi scuri comei saraceni, appunto.
La sua coltivazione nel veronese comincia nel ‘500 e nello stesso secolo anche in Valtellina: grazie a cui abbiamo i mitici pizzoccheri!