Nate in Asia, hanno fatto il boom tra Greci e Romani per poi essere soppiantate dai fagioli, ma Lazio e Sardegna stanno facendo un ottimo lavoro di promozione grazie all’abbinata con il pecorino. Veramente, dovremmo prenderci un minuto per pensare a che combinazione incredibile sia quella delle fave con il pecorino. Comunque. Le fave sono legumi molto buoni e nutrienti, ma a differenza degli altri si possono mangiare anche crude, un bel vantaggio per il risparmio di tempo e il guadagno in nutrienti e sali minerali, che in cottura, un po’, si perdono sempre.
Fonte di fibre.
Contengono manganese e potassio.
Ricche di proteine.
Che storia!
Secondo la leggenda, il filosofo Pitagora, in fuga dai banditi di Cilone di Crotone, preferì farsi raggiungere e uccidere piuttosto che mettersiin salvo in un campo di fave.
Nell’antica Grecia le fave venivano impegate nelle votazioni politiche: quella bianca stava ad indicare il consenso positivo, quelle nere il negativo.
I baccelli contengono normalmente sei semi; secondo una tradizione italiana, trovare un baccello con sette semi porta fortuna.